Amiamo particolarmente i matrimoni in divisa ed abbiamo seguito due coppie nel quale il protocollo era molto sentito in quanto entrambi gli sposi appartenevano alla Polizia di Stato ed ai Carabinieri. Bellissimi e raggianti nel giorno del loro matrimonio al Duomo di Reggio Calabria Irma, la sposa, ha scelto di indossare un abito di sartoria creato per lei dall’Atelier Ligato e portare nel cuore il suo legame all’arma, mentre Michele, lo sposo ha indossato la divisa storica della Polizia di Stato fatta su misura per lui a Napoli dalla ditta Azzurro.
Anche per Francesco e Valentina un amore nato sul posto di lavoro che li ha portati a coronare il loro sogno più bello in una splendida chiesa vicino al mare circondati da amici e colleghi. Valentina ha indossato un abito della collezione St.Patrick mentre la GUS (grande uniforme storica) di Francesco era stata concessa dall’Arma dei Carabinieri.
Ma vediamo cosa dice il protocollo…..sposarsi in divisa non è obbligatorio per chi riveste una carica militare, è una libera scelta. Gli appartenenti alle forze armate non sono obbligati ad optare per l’uniforme, è piuttosto una consuetudine ed ha a che fare con l’affetto personale verso il corpo di appartenenza.
Essere un militare consente allo sposo l’opzione di convolare a nozze indossando l’Alta Uniforme o la divisa da Cerimonia, oltre a ricevere, al termine del rito nuziale, il prestigioso picchetto d’onore che consiste nel passare insieme alla sposa sotto il cosiddetto ponte di sciabole.
Ogni uniforme oltretutto è diversa: bianca per la Marina Militare, nera per l’Esercito e i Carabinieri, blu per la Polizia e l’Aeronautica Militare, per l’occasione provviste di accessori speciali come sciarpe, alamari, mostrine e medaglie d’onore.
Per regola, durante la cerimonia nuziale e per tutta la sua durata, lo sposo dovrà lasciare al lato dell’uniforme, il cappello, la sciabola ed i guanti.
Una tradizione in tre passaggi:
Elegante e raffinato, il Sì in divisa nell’immaginario collettivo è spesso associato ai matrimoni regali – vedi la divisa della guardia irlandese, giacca rossa con dettagli ocra e pantaloni neri del duca di Cambridge, il principe William d’Inghilterra, o quella completamente bianca dei carabinieri indossata da Alberto principe di Monaco.
Insomma un po’ il sogno i tante ragazze rappresentato nel film “Ufficiale Gentiluomo” in cui il fascino della divisa è il filo conduttore di un amore…da film.